Responsabile Antiriclaggio

Supportiamo tutti i soggetti obbligati nel raggiungimento e mantenimento della conformità alla normativa in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo, come richiesto dal D.Lgs. n. 231/2007 e dalle norme regolamentari (Regole tecniche e linee guida) dei vari Ordini professionali.

In particolare abbiamo maturato una significativa esperienza nella gestione degli obblighi antiriciclaggio degli studi professionali (avvocati, dottori commercialisti, notai e consulenti del lavoro), ced, caf, patronati, associazioni di categoria, revisori legali e società di revisione, pubbliche amministrazioni, mediatori creditizi e agenzie immobiliari.

Dopo un’attenta valutazione delle singole specificità riusciamo ad assistere il cliente attraverso un approccio cucito su misura, pratico e concreto.

I nostri servizi li possiamo svolgere presso il cliente oppure da remoto in videoconferenza.

I nostri servizi relativi all’Antiriciclaggio comprendono:

Icona - Verifica del livello di conformità - Forward

VERIFICA DEL LIVELLO DI CONFORMITA’

Il livello di conformità della struttura viene verificato attraverso una due diligence approfondita oppure un check-up più speditivo.

Il nostro team verifica il livello di conformità della struttura e traccia il percorso di conformità adeguato attraverso:

1) Due diligence antiriciclaggio
I professionisti Forward effettuano una verifica approfondita della conformità legislativa presso la struttura del cliente, sia per l’anno in corso – fino alla data del mandato – che per l’anno immediatamente precedente.

L’attività viene svolta con metodologie conformi alla migliore prassi utilizzata nella specifica attività di verifica e controllo antiriciclaggio e a diretto contatto con il Cliente o con i soggetti delegati all’attività antiriciclaggio.

Al termine della due diligence viene consegnata al Cliente una relazione che evidenzia lo stato dell’arte, riferito alle annualità soggette a due diligence, riferito a:

  • la valutazione del rischio
  • il processo di adeguata verifica della clientela
  • l’obbligo di conservazione,
  • l’analisi di operazioni potenzialmente sospette
  • l’obbligo di astensione
  • le limitazioni del contante e titoli al portatore
  • la verifica dell’esistenza e la valutazione delle procedure interne
  • la formazione del personale
  • gli adempimenti per i componenti gli Organi di controllo

La relazione viene discussa con il Cliente ed utilizzata per predisporre un programma di consulenza personalizzato.

2) Check-up

In alternativa alla due diligence, viene effettuato il check-up con procedure speditive ed in contraddittorio con il professionista: vengono verificati gli adempimenti antiriciclaggio, evidenziate le eventuali criticità e proposto un programma di consulenza personalizzato.

CONSULENZA E ASSISTENZA

Consulenza ed assistenza per l’adeguamento della struttura alla normativa e per il successivo mantenimento della conformità

Consulenza e assistenza
Il D.Lgs. n. 90/2017, recepimento della IV Direttiva antiriciclaggio, ha introdotto rilevanti modifiche all’impianto normativo del D. Lgs. n. 231/2007: per questo non basta affidarsi a dei modelli preformati o al gestionale di Studio.

Il soggetto obbligato deve attuare idonee e coerenti misure antiriciclaggio in modo da evitare rilevanti sanzioni da parte degli Organi di controllo.

Viene fornito il supporto professionale per l’adeguamento della struttura alla normativa e il successivo mantenimento del livello di qualità raggiunto.
Ogni percorso di conformità si svolge attraverso visite periodiche presso il Cliente oppure in modalità remota attraverso web meeting, e tiene conto della dimensione, della struttura organizzativa e del livello di compliance emerso dall’esito della due diligence o del check-up.

Nel programma di consulenza e assistenza rientrano anche:

  • la revisione della modulistica in uso
  • l’accesso al Portale Antiriciclaggio Forward in cui il Cliente potrà utilizzare il nostro software online che permette, attraverso una procedura semplice e guidata, di:
    • individuare il profilo di rischio del cliente,
    • avere indicazioni sul tipo di adeguata verifica effettuare e
    • ottenere dal cliente tutte le informazioni richieste dalla normativa antiriciclaggio
  • la risposta tempestiva ai quesiti posti a mezzo email;
  • l’aggiornamento e l’adeguamento del manuale delle procedure antiriciclaggio di Studio.

Consulenza ed assistenza continuativa dopo il raggiungimento della compliance antiriciclaggio
Il team antiriciclaggio incontrerà periodicamente il cliente, presso la sua sede o da remoto, per:

  • verificare che le procedure adottate siano conformi alle eventuali nuove esigenze della struttura, alle novità normative e di prassi in materia di antiriciclaggio e contrasto al finanziamento del terrorismo;
  • effettuare gli eventuali aggiornamenti ed adeguamenti del manuale delle procedure antiriciclaggio;
  • effettuare un check-up degli adempimenti antiriciclaggio.

Viene così svolto un programma di verifiche periodiche, a cadenza annuale, sulla conformità dell’intera struttura alla normativa.

Rientrano nella consulenza continuativa:

  1. gli aggiornamenti e adeguamenti normativi della modulistica necessaria;
  2. l’accesso al Portale Antiriciclaggio Forward
  3. la risposta tempestiva ai quesiti posti a mezzo email;

Offriamo il supporto operativo alla funzione antiriciclaggio.
Per gli Studi o socità che decidono di esternalizzare la funzione del Responsabile Antiriciclaggio Forward offre la possibilità di istituire la funzione antiriciclaggio all’interno della struttura del cliente, assumendo l’incarico di Responsabile Antiriciclaggio (RA).

In alternativa, per le realtà in cui è presente il Responsabile Antiriciclaggio oppure che decidono di nominare un componente interno, ci occupiamo della sua formazione affiancandolo in tutti i compiti richiesti.

RESPONSABILE ANTIRICICLAGGIO

Supporto operativo alla funzione antiriciclaggio. Forward offre la possibilità di istituire la funzione antiriciclaggio all’interno della struttura del cliente, assumendo l’incarico di Responsabile Antiriciclaggio (RA) dello Studio o Società

FORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO

Organizziamo percorsi di formazione per professionisti, dipendenti e collaboratori, svolta presso la struttura del cliente (in house) oppure in remoto attraverso web-meeting.

Al termine della formazione verrà rilasciato a ciascun partecipante un attestato di formazione valido ai fini della formazione obbligatoria.

Formazione in house dei professionisti, dipendenti e collaboratori

I destinatari degli obblighi antiriciclaggio sono tenuti per legge, ai sensi dell’art. 16 comma 3 del D. Lgs. n. 231/2007, ad adottare adeguate misure di formazione del personale e dei collaboratori, al fine di garantire un percorso di apprendimento finalizzato a riconoscere le attività potenzialmente connesse al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo.

In pratica, i professionisti dovranno organizzare interventi formativi specifici, con l’obiettivo di divulgare ai propri collaboratori e dipendenti i temi principali della normativa antiriciclaggio e, soprattutto, fornire gli strumenti per riconoscere le attività a rischio, con particolare attenzione al personale più esposto al contatto con la clientela.

La nostra proposta formativa può essere svolta presso il Cliente oppure da remoto.

A supporto dell’attività di formazione antiriciclaggio, verrà fornito il materiale didattico oggetto del modulo; inoltre, tutti i partecipanti riceveranno l’attestato di partecipazione.

FORMAZIONE ANTIRICICLAGGIO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il Corso antiriciclaggio per la Pubblica Amministrazione ha l’obiettivo di fornire una formazione in materia di antiriciclaggio specifica per tutti i dipendenti e collaboratori della Pubblica Amministrazione permettendo così di adempiere agli obblighi formativi periodici previsti dal decreto legislativo n. 231 del 2007, così come modificato dal decreto legislativo n. 90 del 2017.

L’art.  10  (rubricato  “Pubbliche  amministrazioni”), comma 4  del  D. Lgs.  n.  231/2007  (come  sostituito dall’art.  1,  comma  1 del  D. Lgs.  n. 90/2017)  richiede anche alle Pubbliche Amministrazioni di adottare idonei sistemi e adeguate procedure al fine di contrastare il fenomeno del riciclaggio e di finanziamento del terrorismo. Pertanto risulta fondamentale prevedere una specifica attività formativa per meglio introdurre la tematica ed approfondire gli adempimenti richiesti.

Il sistema normativo italiano di prevenzione dell’utilizzo del  sistema  finanziario  a  scopo di riciclaggio  dei  proventi  di  attività  criminose e  di finanziamento  del  terrorismo è pertanto uno strumento fondamentale  contro la criminalità comune ed organizzata e si affianca a quello più generale di lotta alla corruzione, completandone la disciplina ed assicurandone le tutele.

Il Corso antiriciclaggio per la Pubblica Amministrazione può essere svolto in 3 differenti modalità:

  1. in aula, presso gli uffici della PA
  2. in modalità webinar, in diretta con la possibilità di intervento da parte dei partecipanti
  3. in modalità e-learning, attraverso la fruizione in qualsiasi momento da remoto del videocorso suddiviso in lezioni

Al termine del corso antiriciclaggio per la Pubblica Amministrazione sarà possibile scaricare l’attestazione di avvenuta formazione.

Contenuti del corso:

  • introduzione alla normativa antiriciclaggio nella Pubblica Amministrazione e le definizioni
  • i soggetti destinatari degli obblighi antiriciclaggio e le Autorità di controllo
  • gli specifici obblighi antiriciclaggio richiesti alla Pubblica Amministrazione:
    • l’ ”approccio basato sul rischio” e la valutazione del rischio di riciclaggio
    • gli indicatori di anomalia  al  fine  di  agevolare  l’individuazione  delle  operazioni  sospette  antiriciclaggio  e  di finanziamento  del  terrorismo  da  parte  degli  uffici della  Pubblica  Amministrazione
    • la segnalazione di operazione sospetta: i dati, le informazioni, le  modalità  e  i  termini  della  relativa  comunicazione all’Unità  di Informazione Finanziaria (UIF) della Banca d’Italia
    • il Gestore delegato delle segnalazioni delle operazioni sospette e il Responsabile della Prevenzione Corruzione e Trasparenza
    • la comunicazione della violazione del limite di utilizzo del denaro contante
  • l’integrazione tra le politiche antiriciclaggio il Piano di prevenzione della corruzione e per la trasparenza
  • il sistema sanzionatorio per la Pubblica Amministrazione

Durata: 4 ore.

Il corso di formazione, qualora erogato presso gli uffici della PA o in modalità webinar, può essere svolto in un’unica sessione oppure diviso in più incontri.

REDAZIONE DEL MANUALE DELLE PROCEDURE ANTIRICICLAGGIO

Redazione del Manuale personalizzato relativo alle specifiche procedure e policy antiriciclaggio di Studio

Redazione del Manuale delle procedure antiriciclaggio di Studio

Al raggiungimento alla conformità legislativa, è prevista la redazione delle procedure personalizzate di Studio.
Lo scopo del Manuale delle procedure antiriciclaggio è quello di fornire un supporto operativo per la realizzazione delle attività necessarie a garantire il rispetto degli obblighi antiriciclaggio. Il Manuale delle procedure antiriciclaggio è, inoltre, uno strumento utile a favorire l’efficienza organizzativa e migliorare la cultura dell’antiriciclaggio.

Le procedure scritte costituiscono un punto di riferimento per il nuovo personale, per chi deve eseguire il lavoro quotidiano e soprattutto per i Responsabili antiriciclaggio interni che devono confermare o meno lo svolgimento del lavoro secondo gli standard legislativi.

ASSISTENZA E CONTENZIOSO

Offriamo assistenza durante i controlli da parte delle Autorità competenti. Inoltre, forniamo supporto legale nell’ambito di eventuali procedure sanzionatorie.

Autovalutazione del rischio di riciclaggio

AUTOVALUTAZIONE DEL RISCHIO DI RICICLAGGIO

In collaborazione con l’Associazione Dottori commercialisti e degli esperti contabili Bologna e l’Associazione Nazionale Commercialisti Bologna, con cadenza settimanale, sono messi a disposizione una serie di servizi per tutti gli associati e gli iscritti all’ODCEC.

Sportello Antiriciclaggio

SPORTELLO ANTIRICICLAGGIO PER I PROFESSIONISTI

In collaborazione con l’Associazione Dottori commercialisti e degli esperti contabili Bologna e l’Associazione Nazionale Commercialisti Bologna, con cadenza settimanale, sono messi a disposizione una serie di servizi per tutti gli associati e gli iscritti all’ODCEC.

Quali sono soggetti obbligati a cui si applicano le disposizioni del D.Lgs. n. 231/2007?

1. Ai fini del presente decreto per intermediari finanziari si intendono:

a) le banche;

b) Poste Italiane S.p.A.;

c) gli istituti di moneta elettronica;

d) le società di intermediazione mobiliare (SIM);

e) le società di gestione del risparmio (SGR);

f) le società di investimento a capitale variabile (SICAV);

g) le imprese di assicurazione che operano in Italia;

h) gli agenti di cambio;

i) le società che svolgono il servizio di riscossione dei tributi;

l) gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco speciale previsto dall’articolo 107 del TUB;

m) gli intermediari finanziari iscritti nell’elenco generale previsto dall’articolo 106 del TUB;

n) le succursali italiane dei soggetti indicati alle lettere precedenti aventi sede in uno Stato estero nonché le succursali italiane delle società di gestione del risparmio armonizzate e delle imprese di investimento;

o) la Cassa depositi e prestiti S.p.A.

2. Rientrano tra gli intermediari finanziari altresì:

a) le società fiduciarie di cui alla legge 23 novembre 1939, n. 1966;

b) i soggetti operanti nel settore finanziario iscritti nelle sezioni dell’elenco generale previste dall’articolo 155, comma 4, del TUB;

c) i soggetti operanti nel settore finanziario iscritti nelle sezioni dell’elenco generale previste dall’articolo 155, comma 5, del TUB;

d) le succursali italiane dei soggetti indicati alle lettere a) e c) aventi sede all’estero.

3. Ai fini del presente decreto, per altri soggetti esercenti attività finanziaria si intendono:

a) i promotori finanziari iscritti nell’albo previsto dall’articolo 31 del TUF;

b) gli intermediari assicurativi di cui all’articolo 109, comma 2, lettere a) e b) che operano nei rami di cui al comma 1, lettera g);

c) i mediatori creditizi iscritti nell’albo previsto dall’articolo 16 della legge 7 marzo 1996, n. 108;

d) gli agenti in attività finanziaria iscritti nell’elenco previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo 25 settembre 1999, n. 374.

4. I soggetti di cui al comma 1, lettera n), e comma 2, lettera d), osservano gli obblighi di adeguata verifica della clientela e di conservazione anche attraverso misure e procedure equivalenti a quelle stabilite dal presente decreto, fermo restando quanto previsto dall’articolo 5 del Codice in materia di protezione dei dati personali. Qualora la legislazione del Paese terzo non consenta l’applicazione di misure equivalenti, gli intermediari finanziari sono tenuti a darne notizia all’autorità di vigilanza di settore.

5. I soggetti esercenti attività finanziaria di cui al comma 3, adempiono agli obblighi di registrazione con la comunicazione di cui all’articolo 36, comma 4.

6. Le linee di condotta e le procedure applicate in materia degli obblighi stabiliti dal presente decreto dagli intermediari finanziari a succursali e filiali controllate situate in Paesi terzi, sono comunicate all’autorità di vigilanza di settore.

Altri soggetti

Ai fini del presente decreto per «altri soggetti» si intendono gli operatori che svolgono le attività di seguito elencate, il cui esercizio resta subordinato al possesso delle licenze, autorizzazioni, iscrizioni in albi o registri, ovvero alla preventiva dichiarazione di inizio attività specificatamente richieste dalle norme a fianco di esse riportate:

a) recupero di crediti per conto terzi, in presenza della licenza di cui all’articolo 115 del TULPS;

b) custodia e trasporto di denaro contante e di titoli o valori a mezzo di guardie particolari giurate, in presenza della licenza di cui all’articolo 134 del TULPS;

c) trasporto di denaro contante, titoli o valori senza l’impiego di guardie particolari giurate, in presenza dell’iscrizione nell’albo delle persone fisiche e giuridiche che esercitano l’autotrasporto di cose per conto di terzi, di cui alla legge 6 giugno 1974, n. 298;

d) gestione di case da gioco, in presenza delle autorizzazioni concesse dalle leggi in vigore, nonché al requisito di cui all’articolo 5, comma 3, del decreto-legge 30 dicembre 1997, n. 457, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 1998, n. 30;

e) offerta, attraverso la rete internet e altre reti telematiche o di telecomunicazione, di giochi, scommesse o concorsi pronostici con vincite in denaro, in presenza delle autorizzazioni concesse dal Ministero dell’economia e delle finanze – Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato, ai sensi dell’articolo 1, comma 539, della legge 23 dicembre 2005, n. 266;

f) agenzia di affari in mediazione immobiliare, in presenza dell’iscrizione nell’apposita sezione del ruolo istituito presso la camera di commercio, industria, artigianato e agricoltura, ai sensi della legge 3 febbraio 1989, n. 39.

Ai fini del presente decreto per professionisti si intendono:

a) i soggetti iscritti nell’albo dei ragionieri e periti commerciali, nell’albo dei dottori commercialisti e nell’albo dei consulenti del lavoro;

b) ogni altro soggetto che rende i servizi forniti da periti, consulenti e altri soggetti che svolgono in maniera professionale attività in materia di contabilità e tributi;

c) i notai e gli avvocati quando, in nome o per conto dei propri clienti, compiono qualsiasi operazione di natura finanziaria o immobiliare e quando assistono i propri clienti nella predisposizione o nella realizzazione di operazioni riguardanti:

1) il trasferimento a qualsiasi titolo di diritti reali su beni immobili o attività economiche;

2) la gestione di denaro, strumenti finanziari o altri beni;

3) l’apertura o la gestione di conti bancari, libretti di deposito e conti di titoli;

4) l’organizzazione degli apporti necessari alla costituzione, alla gestione o all’amministrazione di società;

5) la costituzione, la gestione o l’amministrazione di società, enti, trust o soggetti giuridici analoghi.

d) i prestatori di servizi relativi a società e trust ad esclusione dei soggetti indicati dalle lettere a), b) e c).

L’obbligo di segnalazione di operazioni sospette di cui all’articolo 41 non si applica ai soggetti indicati nelle lettere a), b) e c) del comma 1 per le informazioni che essi ricevono da un loro cliente o ottengono riguardo allo stesso, nel corso dell’esame della posizione giuridica del loro cliente o dell’espletamento dei compiti di difesa o di rappresentanza del medesimo in un procedimento giudiziario o in relazione a tale procedimento, compresa la consulenza sull’eventualità di intentare o evitare un procedimento, ove tali informazioni siano ricevute o ottenute prima, durante o dopo il procedimento stesso.

Gli obblighi di cui al Titolo II, Capo I e II, non si osservano in relazione allo svolgimento della mera attività di redazione e/o di trasmissione della dichiarazione dei redditi e degli adempimenti in materia di amministrazione del personale di cui all’articolo 2, primo comma, della legge 11 gennaio 1979, n. 12.

Art. 13.

Revisori contabili

1. Ai fini del presente decreto per revisori contabili si intendono:

a) le società di revisione iscritte nell’albo speciale previsto dall’articolo 161 del TUF;

b) i soggetti iscritti nel registro dei revisori contabili.

2. I soggetti indicati nel comma 1 osservano le disposizioni di cui all’articolo 12, comma 2.

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