Responsabilità amministrativa degli enti
D.Lgs. n. 231/2001
- Risk Assessment per l’individuazione delle aree a rischio reato e Gap Analysis per la definizione delle eventuali aree di miglioramento del sistema dei controlli
- Redazione del Modello 231 e del Codice Etico
- Documentazione dei protocolli e delle procedure di controllo
- Interventi sul sistema dei poteri e sul sistema organizzativo
- Documentazione piani di formazione e comunicazione
- Erogazione della formazione sulle tematiche connesse al D.Lgs. 231/01 e al Modello 231
- Suggerimenti per la corretta individuazione dell’Organismo di Vigilanza e definizione di Statuto e Regolamento dello stesso
- Impostazione di modelli di compliance integrata
- Implementazione/review di sistemi di wistleblowing
- Implementazione/aggiornamento dei sistemi di gestione del rischio controparti (policy/procedure/strumenti di profilazione del rischio, ecc.)
- Supporto, nel caso di procedimento penale, ai penalisti incaricati della difesa, nella ricostruzione del sistema di controllo interno in essere al momento dei fatti contestati.
- Impostazione di programmi di compliance anticorruzione facenti perno sul Modello 231 (es. Piani di Prevenzione della Corruzione ex L. 190/2012, cd. “Legge Anticorruzione”)
Il Modello 231
Il c.d. Modello 231 è uno strumento di organizzazione della società che deve tenere conto di natura, dimensione e complessità dell’impresa e serve ad evitare all’ente le conseguenze da responsabilità per reati commessi sia da persone che rivestono al suo interno funzioni apicali oppure dai c.d. subordinati (amministratori, direttori generali, liquidatori o persone sottoposte alla loro vigilanza).
La responsabilità dell’ente è, infatti, autonoma rispetto alla responsabilità della persona fisica che ha commesso il reato ed è punita con rilevanti sanzioni pecuniarie (fino ad € 1.549.370,00) e sanzioni interdittive (es. sospensione o revoca di autorizzaztioni, licenze, ecc.).
- gruppi di società
- società per azioni, anche unipersonali
- società in accomandita per azioni
- società a responsabilità limitata, anche unipersonali
- società in nome collettivo
- società semplici
- società in accomandita semplice
- società cooperative
- società mutue assicurative
- società per azioni con partecipazione dello Stato o degli enti pubblici
- società per azioni di interesse nazionale
- società previste da leggi speciali: società di intermediazione finanziaria, società di investimento a capitale variabile e gestione di fondi comuni di investimento, società di revisione, intermediari finanziari, ecc.
- consorzi
- società irregolari
- società di fatto
- enti pubblici economici
- fondazioni
- associazioni con e senza personalità giuridica
- comitati
- onlus
Violazione del Decreto 231
Nel caso di violazione del Decreto 231, la mancata adozione e l’efficace attuazione del Modello 231 determina anche la responsabilità civile degli amministratori per la mancata predisposizione di misure organizzative volte a prevenire la commissione di reati (responsabilità per colpa organizzativa). Con riguardo alla mancata predisposizione del Modello 231 la condotta degli amministratori rileva quale inadempimento del dovere generale di assicurare e valutare l’adeguatezza degli assetti organizzativi di cui all’art. 2381, c. 3 e c. 5 del codice civile.